venerdì 9 novembre 2018

La palestra delle note!



Suonare è quasi come fare ginnastica, ma come i muscoli del corpo anche quelli delle dita che volteggiano sulle corde vanno allenate bene e poco per volta!
L’atto del suonare uno strumento musicale mette in azione moltissime abilità e per capire come fare ad “allenarsi” è necessario comprendere ciascuna abilità come deve essere allenata.

La caricatura di Antonio qua sopra, mio collega musicista, lo fa vedere bene! PALESTRA! (Bravissimo il caricaturista Davide Bona!!!!)  

Alle volte le parole studio ed esercizio fanno paura, ma se noi le sostituiamo con allenamento e palestra magari ci risultano più simpatiche.
Capire come allenarsi è importante per faticare il giusto e avere dei risultati, sia per gli amatori che per i futuri professionisti.

Tanto per farvi un po’ di risate, alla mia “tenera età” mi sono iscritta in palestra da un mese e il mio trainer che mi ha vista con l’occhio clinico ed ha ascoltato le mie esigenze e le mie aspettative da questa attività mi ha fatto una scheda per iniziare.
Visto che non ho mai fatto ginnastica in vita mia ha ritenuto opportuno andarci piano con i pesi e la tempistica e ha lasciato a me la decisione di quanto frequentare. Facendolo come hobby (o semplicemente perché ne ho bisogno per non “incriccarmi” del tutto) cerco di andarci il più possibile compatibilmente con gli impegni di lavoro e di vita che ho.
Se sto più di tre giorni senza andarci lo sento sulla mia pelle e i miei muscoletti ricominciano quasi da capo ogni volta.
Succede la stessa cosa con l’attività del suonare.

lunedì 15 ottobre 2018

Clair de Lune di Debussy all'arpa



Finalmente mi sono decisa a studiare Clair de Lune di Debussy.

È uno dei brani per pianoforte di Claude Debussy più ascoltati e piace un sacco anche a mio figlio. Poi, in effetti, suonato all'arpa è altrettanto bello che sul pianoforte.
In casa avevo la trascrizione per arpa di Victor Coeur (1882 – 1956) e così ho iniziato a studiare quella.

A mano a mano che studiavo ho cominciato a farmi delle domande. Quando si studia una trascrizione sarebbe meglio confrontarla con l’originale.
In questo momento il mio studio è già troppo avanti per poter tornare sui miei passi e scegliere di suonare l’originale, un’altra trascrizione o farne una io, però le domande me le sono fatte lo stesso e cercare le risposte mi ha portato ad una serie di scoperte interessanti.

venerdì 21 settembre 2018

Isabelle Moretti a Milano a settembre - Grazie CAMAC





Isabelle Moretti?  Chi è?
Una Dea all'arpa!
Si, mi era piaciuta a Parigi quando suonò all'esposizione internazionale dell’arpa un anno o due dopo aver vinto il primo premio al Concorso internazionale d’arpa di Israele.
Magra, capelli scuri non troppo lunghi, vestiva sobria ma con un’eleganza innata.

Beh, che dire? Avrei voluto assomigliarle almeno un po’.
Suonava dei brani difficilissimi con una sicurezza, una leggiadria pazzeschi e una musicalità incredibile!!!
Eravamo in una sala da concerto a Parigi. Non ricordo il nome, ma ero a pochi passi da lei e non ho staccato né occhi né orecchie per tutto il tempo.
Davvero mi ha impressionato. Tanto impressionato che, essendo io più vecchia di lei di due anni, poco motivata e con una scarsissima autostima, ho pensato che mai avrei potuto nemmeno eguagliarla.

Non ero invidiosa ma consapevole che avevo ascoltato una dea superiore dell’arpa. Un po’ come quando avevo ascoltato dal vivo Michel Petrucciani, o ascoltato Bernstein con l’orchestra giovanile di Tanglewood che dirigeva la Sagra della Primavera. Sai che ci sono geni della musica! PUNTO!

Oggi, cinquantaseienne io, alla ricerca del tempo perduto e con una fame di comprendere come si fanno bene le cose a cui tieni, l’ho rincontrata. Isabelle ha donato un giorno del suo prezioso tempo per un Master a Milano ad un mucchietto di giovani allievi: tredici, sedici, diciotto, vent'anni e poco più.



lunedì 9 luglio 2018

Ravel - Le tombeau de Couperin trascritto per banda


Con l’ Orchestra a Fiati di Milano faremo un concerto in collaborazione con l’Orchestra a fiati della Valtellina a Vaprio D’Adda il 21 luglio e nel programma, tra gli altri brani c’è Le Tombeau di Couperin di Ravel arrangiato per banda da Masamicz Amano. Prima di studiare la parte dell’arpa ascolto sempre un paio di registrazioni per farmi un’idea del brano. Così ho trovato questa registrazione fatta da un’orchestra giovanile israeliana che mi ha lasciato di stucco per la bravura dei suoi componenti. 



The student’s Chamber Orchestra of Jerusalem Academy of Music and Dance.
Recorded July 2016 
Due brani del pezzo di Ravel

lunedì 25 giugno 2018

Mario Lorenzi primo arpista Jazz?




Mario Lorenzi (1894-1967) fu un popolare arpista attivo nel periodo del 1930 che coniugò lo stile classico al ragtime e al Jazz. Non abbiamo molte informazioni su di lui. Nacque a Firenze se studiò col padre arpista Giorgio Lorenzi. Questi redasse un metodo e compose numerosi brani caratteristici per arpa. Mario Lorenzi, dopo avere conseguito il diploma, nel 1908 divenne membro onorario dell’Academia Reale di Firenze. Nel 1909 la famiglia Lorenzi si trasferì a Londra e sembra che in questi primi anni Mario era spesso in tour nei teatri e nelle sale da concerto conosciuto come “il Re degli arpisti” notato per il suo gusto del “sincopato”.   

martedì 15 maggio 2018

Alfredo Ortiz e Fernando Guerrero Briceño: suggestioni dall'America Latina















Qualche tempo fa ho scoperto questi video di Fernando Guerrero. Mi piacciono molto le sue interpretazioni nelle quali traspone sull'arpa classica canzoni che di solito si suonano sull'arpa paraguayana.

Ho scoperto che Fernando Guerrero e Rolando Ortiz sono amici sin da quando erano giovani e così ho pensato di mettere le loro interpretazioni a confronto. Il confronto è sentire come sulle due arpe, quella classica e quella  paraguayana, assai diverse tra loro, i due musicisti riescano a mettere in evidenza l'anima latino americana dei brani. 
Sono due grandi maestri.



Quinta Anauco - Concert Grand Harp - Arpa de Pedales




MILONGA PARA AMAR


(Español mas abajo) Composed and performed on the Paraguayan Harp by ALFREDO ROLANDO ORTIZ. Dedicated to my wife Luz Marina. Milonga is a style of music from Argentina.

Alfred Rolando Ortiz


Nel prossimo video si ascolta come accompagnare nello stile dell'arpa Paraguayana sull'arpa classica. 

Daily Harp Moments-Seis por Derecho /Fernando Guerrero


domenica 29 aprile 2018

Stefano Martinotti e il suo concerto per arpa e banda



Lo studio stimolante di un “neonato” concerto d’arpa e orchestra!

In questi ultimi due mesi sono presa dallo studio di un concerto per arpa e orchestra che Stefano Marinotti ha scritto per me e la Civica Orchestra di fiati del comune di Milano.

La prima esecuzione sarà il 25 maggio in Palazzina Liberty.


Stefano Martinotti, musicista dell’orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, compositore e direttore d’orchestra, è venuto diverse volte a dirigere la Civica Orchestra di fiati nel corso degli anni e avevo ascoltato alcune sue partiture per banda che mi erano piaciute molto.
Tre anni fa, istintivamente, gli ho chiesto se avesse voglia di scrivere un brano per arpa e banda.
Stefano mi disse che ci avrebbe pensato, che l’idea lo intrigava, ma non aveva mai scritto prima per arpa e scrivere per arpa e organico di fiati è certo molto impegnativo.

giovedì 12 aprile 2018

Nadia Birkenstock, arpista celtica tedesca con un anima irlandese e scozzese.



NADIA BIRKENSTOCK è nata a Solingen, nel nord-ovest della Germania.
Ha iniziato a suonare il piano a cinque anni e durante l’adolescenza ha cantato in vari cori e gruppi vocali.
Il suo primo contatto con l'arpa celtica fu un concerto del leggendario duo di arpa scozzese "Sileas” formato da Patsy Seddon e Mary McMaster Sileas duo, arpiste e cantanti.


Celtic Harp Song with String Quartett "Shine" (keltische Harfe)

Nadia Birkenstock performing her song "Shine" with the Northern Lights String Quartett at Neue Schmiede, Bielefeld




lunedì 26 marzo 2018

South Wind




In quale anno fu scritto “Southwind?

Si trova notizia di questo brano sul libro di Donal O’Sullivan  (1893-1973)  “Song of Irish”.

O’Sullivan dice che il brano fu scritto nel 1700 da un certo Domnhall Meirgeach MacMara, nativo della contea di Mayo, e il testo originario era in gaelico. Sempre O’Sullivan dice che il violinista (fiddler) Junior Crehan gli raccontò che la melodia fu appresa dai musicisti del West Clare col seguente significato.
“Sembra che una nave fantasma stesse riportando in Irlanda le anime dei “Wild Geese” che erano stati abbattuti in battaglia. Quando il vascello stava procedendo verso sud ovest di Cork una brezza del sud lo fece virare verso ovest e dalla costa fu udita questa melodia cantata dalle anime dei “Wild Geese”.  
Quelli della costa di Clare trascrissero la melodia.”

sabato 17 marzo 2018

Andrew Lawrence-King - Arpa Barocca e arpa storica Irlandese




In occasione di Saint Patrick Day 2018 ho trovato questo video (che sta in fondo alla pagina) con Andrew Lawrence-King che interpreta un brano di Carolan e ho pensato di farvi conoscere questo splendido musicista e arpista (sempre che non lo consociate già, visto che è un Big!)

Andrew Lawrence-King è uno specialista dell’opera Barocca e virtuoso di arpa antica.
Ha messo in scena e diretto opere barocche in tutto il mondo (Teatro alla Scala e teatro dell’opera di Sydney). Ha vinto il premio teatrale più importante della Russia, Golden Mask (2012); con Jordi Savall ha vinto un Grammy (2011) e l'Australia's Helpmann Award (2013).

domenica 11 marzo 2018

Vivere la musica – Tavola Rotonda - Palazzina Liberty - 3 marzo 2018





È passata una settimana dall’evento e ho voluto farvi partecipi di ciò che ho ascoltato.
Questa era la proposta:


3 MARZO – Sabato, ore 15.30 e 20.30
A.I.M.A. ASSOCIAZIONE ITALIANA MUSICISTI E AMATORI
VIVERE LA MUSICA
Tavola rotonda e concerto aperto
Manifestazione dedicata alla musica amatoriale in occasione del World Wide Play In Day
Con l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano
Moderano Luca Ciammarughi e Sergio Lattes

I tavolo: Il ruolo civico della musica amatoriale
Con Luca Santaniello, Nicola Kitharatzis, Antonio Ceci, Tommaso Napoli

II tavolo: Il rapporto con il pubblico e il mondo professionale
Con Andrea Vizzini, Roberto Perata, Renato Rivolta, Luisella Molina

III tavolo: Milano, l’Europa e il mondo
Con Daniel Kellerhals, Orhan Erenberk, Alex Van Beveren, Floryse Bel Bennett

IV tavolo: Educare gli adulti
Con Carlo Balzaretti, Angelo Raffaele Colletti, Davide Discacciati, Annibale Rebaudengo

Dalle ore 20.30
Concerto aperto e workshop
Giovanni Falzone ospite speciale
Tutti sono invitati a partecipare, cantando o suonando. Iscrizione e spartiti musicali al sito www.aimamusic.it
Evento in collaborazione con Comune di Milano | Cultura, Area Spettacolo e con il patrocinio e il contributo di Fondazione Cariplo e ACMP – Amateur Chamber Music Players
l’Ingresso a tutti gli appuntamenti è libero con prenotazione obbligatoria al sito



La Manifestazione è stata organizzata dall’AIMA che è un’associazione dedicata alla musica amatoriale in occasione del World Wide Play In Day.

Tommaso Napoli è il fondatore e presidente dell’associazione AIMA che è nata nel 2012 da un ristretto gruppo di persone, musicisti non professionisti, che volevano trovare occasioni per suonare insieme e hanno fondato un’orchestra.


L’orchestra si chiama CONTRARCO e c’è pure una sezione per la musica da camera. Quest’ultima è nata in Italia su un modello Belga è conta circa 120 membri che vivono nella zona di Milano. Lo scopo principale di questa associazione e di molte altre presenti alla tavola rotonda è quella di dare spazio agli amatori, che non fanno i musicisti per professione, ma che vogliono suonare insieme.

Come dice Tommaso Napoli in un’intervista apparsa su YouTube nel 2016

“Per conciliare la musica con la vita quotidiana. Ci teniamo a far passare il messaggio che fare musica non è una questione elitaria, ma qualcosa che riguarda chiunque ha questa passione a differenza di ciò che si è spesso fatto credere nell'educazione musicale istituzionale. “

(Approfondimento in un’intervista di Tommaso Napoli su YouTube: Festa della Musica Attiva 2016 – AIMA Festa della musica 2016 )


Nell'ambito nazionale la Federazione Italiana Orchestre Amatoriali conta circa una decina di compagini orchestrali.

FEDIORAM è rappresentante delle orchestre italiane presso due federazioni internazionali European Federation of Amateur Orchestra e Wolrd Federation of Amateur Orchestras.


Orchestra AIMA - Contrarco

Attraverso gli interventi dei relatori dei vari tavoli si è potuto apprendere del nuovo fermento tutto milanese sulla questione.

martedì 27 febbraio 2018

Kathleen Loughnane



Kathleen Loughnane, nativa di Nenagh, Co Tipperary, ha vissuto a Galway dal 1982, si è laureata all'University College di Dublino e alla London School of Economics in Social Sciences.

Nel 1990 ha co-fondato il gruppo Dordan, il cui mix distintivo di musica tradizionale irlandese e barocca ha portato, tra gli altri riconoscimenti, alla loro vincita al tradizionale Music Award del 1993 agli Irish Entertainment Awards.

Sia con il gruppo Dordan che nella veste di solista, Kathleen si è esibita e insegna in Irlanda e nei maggiori festival negli Stati Uniti, in Giappone e in tutta Europa, tra cui il Boston College Gaelic Roots Festival e l'Edinburgh International Harp festival e il Festival di Harp di Copenaghen. 


Potete apprezzare il trio Dordan in un video del 1993 postato su facebook. trio Dordan

I suoi arrangiamenti sono apparsi in varie pubblicazioni e sono stati pubblicati sul programma Harp di The Royal Irish Acadamy of Music.


Nel video che vi propongo qui sotto potete apprezzare Kathleen che duetta con Maeve Gilchrist al festival di Somerset nel 2016. 

Come dire: due generazioni di arpiste che si incontrano. 




Nel mio blog avevo presentato Maeve Gilchrist che accompagnava il ballerino Nic Gareiss in questo post:  Danza irlandese eri e oggi

mercoledì 7 febbraio 2018

E’ possibile imparare a suonare uno strumento come l’arpa irlandese da adulti?




Beh, di sicuro non è uno strumento facile!!!

Avete due mani appese nell'aria che devono pizzicare corde di grandezza e tensione continuamente diversa. Dovete coordinare una melodia e un accompagnamento e ci vuole una notevole capacità di coordinazione. 
Se dovete leggere lo spartito la vostra testa e i vostri occhi passano dalla cordiera allo spartito e se non siete più giovanissimi i vostri occhi dovranno mettere a fuoco piani davvero diversi: vicino, medio e lontano. Se suonate senza spartito dovrete imparare le musiche con la tecnica ad orecchio e imitazione e avrete bisogno di un insegnante capace di insegnarvi con questa tecnica e sono ancora pochi gli insegnanti in Italia che hanno esperienza in tal senso. Anche se negli ultimi anni stanno crescendo di numero.
Dovrete imparare ad accordare sin dalle prime lezioni tutti i giorni 27, 30, 36, 38 corde perché l’arpa lo richiede quasi ogni giorno. (se è nuova anche più volte al giorno)

BENE! Se dopo questi preliminari avrete ancora voglia di provarci vuol dire che avete del fegato e l’arpa fa per voi.

Vediamo però anche i pregi del suonare uno strumento così complicato.

domenica 28 gennaio 2018

Anaïs Gaudemard e il suo Morceau da concert di Saint-Saëns al Teatro Dal Verme





Ieri sono stata al concerto di Anaïs Gaudemard che interpretava il concerto di SaintSaens con l’orchestra de “I pomeriggi Musicali” di Milano diretti da Stefano Montanari. 
Non conoscevo Anaïs Gaudemard e incuriosita da una sua intervista sul Corriere delle Sera di giovedì 25 gennaio, mi sono informata sul web. Anais è una fuori classe! Vincitrice del primo premio al Concorso internazionale d’Israele nel 2012. 

Il concerto di Saint-Saens mi incuriosiva ancora di più, perché non l’avevo mai ascoltato dal vivo. 
La sala del Teatro Dal Verme la conosco sia come spettatrice che come professionista. Da diversi anni con la Civica Orchestra a Fiati proponiamo lì il nostro concerto di Santa Cecilia. Il concerto più importante della stagione annuale della Banda civica. 

Quando si suona il palco risponde bene e io con l’orchestra a fiati apparentemente credevo di non aver problemi a far uscire le dinamiche del mio strumento, ma da ieri ho dei dubbi perché purtroppo da parte del pubblico non si sente bene in tutti i settori. Al concerto di Anaïs ero seduta all'inizio del terzo settore in zona quasi centrale.





lunedì 22 gennaio 2018

lunedì 15 gennaio 2018

Hans Joachim Zingel - New harp method- 1977 - Prima parte




Hans Joachim Zingel (1904 -1978), tedesco, arpista e musicolgo, insegnò alla Musikhochschule a Colonia dal 1947.

Studiò con Max Saal che a sua volta fu allievo di Louis Grimm 1 ) (1821-1882) e di Franz Poenitz (1850-1913). Arpisti questi della cosiddetta scuola dell’arpa di Berlino.




Zingel si apprestò alla redazione del suo metodo inizialmente con lo scopo di fare una riedizione del lavoro di Melanie Bauer-Ziech 2 ) “Harp School” pubblicato da Hofmeister nel 1912 a Lipsia, ma poi preferì riscrivere l’intero lavoro per essere più vicini ai cambiamenti nel modo di suonare l’arpa che si che si erano prodotti dopo 50 anni dalla sua pubblicazione. Mantiene di quel metodo un principio fondamentale che è la ricerca del suono bello, pieno e ricco di sfumature.

Oltre poi ad avere studiato altri metodi del passato (vedi elenco qui sotto) tenne in particolare cura la pedagogia del metodo Salzedo e del Metodo Reniè. Inoltre propone agli allievi di utilizzare 
anche esercizi e studi di altri maestri come August Tombo, Pay’r Joseph Vita e Victor Coer.


Melanie Bauer-Ziech

lunedì 8 gennaio 2018

Piccole lezioni di Bochsa sull'arpa irlandese



Tratti da "15 Preludi e 15 Lezioni per arpa" estratti del metodo del Signor Bochsa - Milano per Gio. Ricordi editore dell' I.R. Conservatorio dirimpetto all' I. R. Teatro alla scala n. 1148


Preludio e lezione n. 2


martedì 2 gennaio 2018

Sospeso il corso di marzo con Dearbhail Finnegan





Per ragioni organizzative il corso di arpa irlandese con Dearbhail Finnegan previsto nei giorni dal 15 al 18 marzo 2018 è sospeso.
Potrebbe essere un’idea riproporlo più avanti nell’anno.
Vi faremo sapere gli sviluppi.
Intanto, per chi volesse conoscere Dearbhail Finnegan c’è un’occasione interessante a Bologna in febbraio.

BOLOGNA HARP FESTIVAL
Quarta edizione 
dal 3 al 16 febbraio 2018